LA RETE ARCHIVI STORICI CGIL EMILIA ROMAGNA
L’Associazione Rete Archivi Storici della CGIL Emilia Romagna è nata nel 1998 con compiti di coordinamento tra le attività di tutti gli archivi storici della regione, tra archivi e Camere del Lavoro ed interlocutori esterni. I soci sono le Camere del Lavoro. Gli archivi di Modena, Reggio Emilia, Rimini sono dichiarati di “rilevante interesse storico” dalla Sovrintendenza archivistica per l’Emilia Romagna. Gli archivi di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Forlì-Cesena sono depositati presso gli Istituti di Storia della resistenza e contemporanea delle rispettive province. Gli archivi storici delle camere del lavoro di Parma, Ferrara fanno parte del polo archivistico comunale; l’archivio di Ravenna, pur essendo conservato presso la sede sindacale fa parte degli Archivi del Novecento della provincia. Gli archivi delle cgil di Bologna (che comprende anche le carte del Regionale CGIL), Imola e Rimini sono conservati e gestiti dalle rispettive camere del lavoro.La titolarità del patrimonio archivistico (anche quello depositato presso Istituti esterni) è delle cgil provinciali che da sempre svolgono un lavoro di conservazione della memoria del sindacato e sono strumenti indispensabili per l’accesso e la lettura di tale memoria. Gli archivi conservano oltre al materiale documentario, fotografie, manifesti, bandiere, volantini, raccolte di fonti orali, materiali video, riviste, quotidiani, libri. Gli estremi cronologici del patrimonio documentario vanno dalla fine dell’ottocento (archivio storico di Reggio Emilia 1872-1994) alla fine degli anni ‘90 (archivio storico cgil Forlì-Cesena 1929-1997) mentre per i materiali fotografici e video si spingono fino agli anni duemila (archivio fotografico Piacenza 1930 – 2000). L’intento è quello di conservare e ordinare il patrimonio archivistico e bibliotecario della CGIL Emilia Romagna favorendo inoltre un ruolo attivo dell’Archivio nel dibattito culturale, dentro la CGIL e all’esterno, sulle tematiche del lavoro e della memoria ad esso collegata, che riguarda il contributo che il mondo del lavoro ha dato allo sviluppo sociale ed economico del nostro paese ed in particolare della regione. I fondi conservati riguardano infatti l’attività delle categorie produttive (federazioni provinciali di categoria), della Camera del Lavoro, degli Uffici delle Camera del lavoro.
Gli archivi svolgono, oltre al servizio di consultazione e conservazione, compiti attivi di ricerca per le strutture della CGIL ma anche all’esterno collaborando o promuovendo autonomamente iniziative, convegni, mostre, pubblicazioni utilizzando i materiali dell’archivio. Molti archivi, insieme alle strutture in cui sono conservati sviluppano da tempo progetti e laboratori didattici nelle scuole del territorio inerenti la storia e lo sviluppo del mondo del lavoro. Tramite il catalogo unico tematico “Biblioteche del Lavoro” è possibile oggi accedere alla consultazione ed al prestito dei libri conservati dagli archivi di Reggio Emilia, Rimini, Bologna.
La rete archivi storici partecipa a Archivi ER – Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia Romagna.
La rete entro cui si sviluppa l’attività culturale degli archivi locali ha molteplici ramificazioni che si sostanziano attraverso collaborazioni, iniziative comuni, progetti legati alla storia del lavoro con soggetti quali Istituti di Storia contemporanea, Istituto e archivio Gramsci, reti di archivi regionali (Archivi del presente, Archivi del Novecento). La Rete Archivi fa parte del Coordinamento nazionale CGIL archivi e centri di documentazione gestito dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e partecipa alla realizzazione di seminari, iniziative, progetti che coinvolgono anche Associazioni nazionali quali Aamod, Aiso, Aici..
Da evidenziare anche la partecipazione ad eventi culturali regionali quali la settimana della Storia, il Festival degli archivi bolognesi o Quante Storie nella Storia.